La chiesa nella società contemporanea. Dal primo dopoguerra al Concilio Vaticano II
La chiesa nella società contemporanea. Dal primo dopoguerra al Concilio Vaticano II di Guido Verucci
editore: Laterza
Finito di stampare nel gennaio 1988.
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Il confronto con il mondo moderno, figlio dell'industrialismo e della Rivoluzione francese, è iniziato per il cattolicesimo nel secolo XIX. Ma contestualmente alla grande frattura storica rappresentata dalla prima guerra mondiale - con il netto manifestarsi di una società di massa, con la crisi di princìpi e comportamenti tradizionali, con il crescente allontanamento dalla religione e dai suoi valori - la Chiesa e il pontificato romano rilanciano il progetto di ricristianizzazione della società e dello Stato già elaborato nei primi decenni dell'Ottocento. Questo libro ricostruisce gli sforzi che nel periodo tra le due guerre e nel secondo dopoguerra, la Chiesa e le organizzazioni cattoliche hanno compiuto per realizzare questo progetto, e le conseguenze che le idee e i problemi del mondo moderno hanno avuto sulla cultura e sull'azione dei cattolia. Si delinea così prima il fallimento di tale disegno di fronte ai profondi processi di secolarizzazione, poi la sua messa in discussione, sia pur parziale, all'interno dello stesso mondo cattolico, con il pontificato di Giovanni XXII e il Concilio Vaticano II. Particolare attenzione viene dedicata ai diversi interpreti dell'azione della Chiesa - la Santa Sede, gli episcopati nazionali, le organizzazioni del laicato, in primo luogo l'Azione Cattolica - e ai suoi principali interlocutori: gli Stati, le ideologie e i movimenti popolari, specialmente in Europa. È infatti l'Europa, in particolare l'Italia, ad aver dato, almeno fino a epoca recente, il maggior contributo al costituirsi della fisionomia teologica, dogmatica, morale e politica del cattolicesimo. Il libro si conclude con la visione di una società sempre più secolarizzata per cultura, orientamenti e comportamenti, e di un cattolicesimo al cui interno si manifesta un consistente pluralismo dottrinale, morale e disciplinare, al bivio fra testimonianza evangelica e rinnovate aspirazioni egemoniche.