Una banda di idioti

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Una banda di idioti di John Kennedy Toole

editore: Marcos y Marcos

pref. di Stefano Benni nota introduttiva di Walker Percy trad. di Luciana Bianciardi Ventunesima ristampa, 2018

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La "Banda" è ambientato nella città natale di Toole, New Orleans, e racconta la storia di Ignatius O'Reilly, un personaggio definito da Walker Parcy "senza alcun precedente nella storia della letteratura mondiale". Ignatius, grasso e indolente giovane uomo di talento, laureato in filosofia medievale, se la prende con tutto e con tutti. Accusa il mondo intero di buttare nella spazzatura una vita fatta di TV, musica inascoltabile e fesserie varie. Senonché trascorre lui stesso gran parte della giornata in questo modo. Si ritiene un genio, ma non riesce a produrre nulla di convincente, se non pasticci. La madre lo salva in svariate situazioni, finché un giorno viene arrestato in stato di ubriachezza, e lei cerca di ricoverarlo...

John K. Toole

Scrittore statunitense. L'infanzia e l'adolescenza di Toole furono ampiamente influenzate dalla figura della madre, Thelma Ducoing Toole, che lo isolò dai coetanei permettendogli solo raramente di giocare assieme a loro. Si iscrisse alla Tulane University, presso la quale ottenne una laurea, che fece seguire da un master alla Columbia University, divenendo in seguito assistente professore d'inglese presso la University of Southwestern Louisiana. Nel 1961, arruolatosi nell'esercito, partì per Porto Rico, dove avrebbe insegnato inglese alle reclute di madrelingua spagnola. Fece poi rientro a New Orleans, tornando a vivere con i suoi genitori e insegnando al Collegio Domenicano. Accanto alla sua carriera accademica, Toole coltivò altre occupazioni e svolse altri lavori. Fu di volta in volta venditore di tamale (una focaccina) agli angoli delle vie, operaio in una fabbrica di abiti da uomo... Furono queste le esperienze alle quali Toole si ispirò per comporre e dar vita ad alcune delle scene più esilaranti del suo romanzo Una banda di idioti. Inviò il manoscritto del suo romanzo all'editore Simon & Schuster. L'editore, dopo un'accoglienza promettente, declinò l'intenzione di pubblicarlo adducendo a motivo la ragione che il libro "... in realtà non parla di niente". Toole cadde in una spirale autodistruttiva, abusando dell'alcool e lasciando il lavoro. Il 26 marzo 1969 Toole venne trovato morto per asfissia, seduto nella sua auto, con un tubo fra la marmitta e l'abitacolo. Il messaggio che lasciò è stato distrutto dalla madre, la quale ha poi fornito versioni discordanti sul contenuto. Lo scrittore è sepolto al cimitero di Greenwood a New Orleans. Anni dopo la sua morte la madre, a costo di grandi insistenze, riuscì a far leggere il manoscritto di A Confederacy of Dunces (titolo originale di Una banda di idioti) allo scrittore americano Walker Percy. Percy rimase affascinato dall'opera sin dal primo momento, e si spese per convincere un editore a pubblicare il romanzo. Il romanzo fu quindi pubblicato, e in seguito sarebbe diventato un libro di culto per generazioni di lettori in tutto il mondo. L'unica altra opera di Toole è La Bibbia al neon, che egli scrisse quando aveva sedici anni, senza arrivare mai a considerarla abbastanza valida per un'eventuale pubblicazione. In seguito al successo di Una banda di idioti, anche La bibbia al neon fu pubblicata (1989) e divenne un film nel 1995. Nel 1981 a Toole fu assegnato postumo il Premio Pulitzer per la narrativa.

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