Ecco un libro che ci piace assai e rende ancora più bello il nostro mestiere: La vita schifa di Rosario Palazzolo, in uscita il 23 gennaio per i tipi di Arkadia Editore. Attore, drammaturgo e adesso romanziere, Rosario Palazzolo si è cimentato in un romanzo torcibudella dove la lingua insegue l’universo e ci fa a botte dalla prima all’ultima pagina. Uno spettacolo continuo per i lettori in cerca di qualcosa di diverso dalla solita zuppa. Raccomandatissimo.
Riportiamo dalla quarta di copertina: “Un uomo racconta il suo ultimo anno di vita, lo racconta da morto, ci dice i perché, ci spiega i per come, ci catapulta in un luogo realissimo, contingente, eppure quasi fantasmagorico, segnato da una cultura al ribasso, che propone speranze a ogni cantone, solo per il gusto di vederle sfiorire. Ernesto è un killer. Un uomo buono. Cattivissimo. Con una sensibilità molto spiccata. Un uomo che ha vissuto un’infanzia povera di prospettive, un’adolescenza infame, una giovinezza sonnolenta e poi d’improvviso gagliarda, fino al giorno della sua morte. Parla soprattutto dell’impossibilità della redenzione, ché la parola redenzione, a volerci ragionare, è la parola più distante dalla parola redenzione, poiché propone un antidoto alla colpa, la assoggetta a una miriade di attenuanti, la sotterra, la dimentica. E invece la colpa andrebbe annoverata, sempre, ed esposta in bella mostra fra i fallimenti dell’esistenza, presa di petto, colpita ai fianchi, affinché non si abbiano sconti in qualsiasi futuro immaginiamo di dover ancora vivere”.